Ukulele Terapia
Lo strumento semplice e accessibile perfetto per educatori, terapisti e animatori sociali
Molte associazioni culturali e benefiche negli Stati Uniti utilizzano l'apprendimento di questo strumento un importante terapia per chi si trova per lunghi periodi allettato in Ospedale.
Ecco il link di un'associazione no-profit che lavora in Florida UkuleleKidsClubInc
Lo strumento semplice e accessibile perfetto per educatori, terapisti e animatori sociali
La musica ha un potere curativo
riconosciuto fin dall’antichità, in alcuni casi diventa uno strumento reale per
migliorare situazioni patologiche e
cliniche.
La musicoterapia viene utilizzata ad esempio con persone affette da
autismo che tendono a chiudersi in se stesse rifiutando ogni comunicazione con
l'esterno ma anche con donne in gravidanza, per facilitare l'insegnamento scolastico, per la riabilitazione o la terapia in reparti
di medicina oncologica, come medicina palliativa, geriatrica e di terapia
intensiva. Una preziosa risorsa per autismo infantile, ritardo mentale, disabilità motorie, Alzheimer e altre demenze, psicosi, disturbi dell'umore, sindromi da dolore
cronico, anoressia nervosa.
L’ascolto attivo favorisce un processo di apertura della persona, al
di là della propria condizione patologica, al di là del dolore e delle infermità.
I metodi utilizzati sono differenti a seconda che si tratti di un singolo o di un
gruppo, cambiano rispetto alle finalità che si vogliono perseguire.
L’ukulele
entra in gioco nella musicoterapia attiva, in
cui l’interazione tra terapeuta e paziente avviene tramite la produzione
diretta di suoni, utilizzando la voce o anche semplici oggetti.
Con l'ukulele è molto semplice captare gli stimoli del paziente, riprodurre ritmi o
canzoni a lui note anche senza essere un provetto musicista, inoltre fin da subito si può cedere lo strumento ai pazienti più curiosi
e interessati, perché è maneggevolissimo. Bambini e adulti potranno esplorarlo e
toccarlo autonomamente.
Imbracciando
un ukulele è difficile prendersi sul serio e
questo è un ottimo punto di partenza anche per un terapeuta, che aiuta a stare in
ascolto degli altri e delle loro emozioni. Molti clown di corsia imbracciano
uno strumento musicale, spesso proprio una simpatica
"chitarrina" a quattro corde.
6 MOTIVI PER UTILIZZARE L'UKULELE IN MUSICOTERAPIA
- Ancora più della classica chitarra e di altri strumenti offre maggiore spazio di autonomia al paziente per esprimersi liberamente senza censurare le proprie emozioni. Le competenze apprese sulla chitarra possono essere facilmente utilizzate anche sull’ukulele con qualche piccolo aggiustamento, ma nello stesso tempo l’accesso è facilitato anche per chi non abbia mai preso in mano uno strumento grazie alle dimensioni ridotte.
- La tastiera è molto semplice e permette ai terapisti di usare lo strumento più facilmente ma soprattutto ai pazienti di stimolare la motricità fine e quella grossa molto più velocemente che con la chitarra.
- Può essere facilmente trasportato e imbracciato anche da pazienti che si trovano allettati o su una sedia a rotelle con limitate possibilità di movimento, può essere suonato in piedi assicurato con una tracolla.
- L’ukulele si adatta ai diversi generi musicali, può essere utilizzato con accordature aperte per accompagnare composizioni di qualsiasi tipo.
- Le sue corde di naylon sono morbide e non danno nessun problema a contatto con le dita dei pazienti o dei bambini.
- La sua cassa armonica risuona come un piccolo tamburo, effetto che viene apprezzato soprattutto dai pazienti ipovedenti.
Molte associazioni culturali e benefiche negli Stati Uniti utilizzano l'apprendimento di questo strumento un importante terapia per chi si trova per lunghi periodi allettato in Ospedale.
Ecco il link di un'associazione no-profit che lavora in Florida UkuleleKidsClubInc
Reference: AMTA Monograph Series – Effective
Clinical Practice in Music Therapy: Medical Music Therapy for Pediatrics in
Hospital Settings; edited by Deanna Hanson-Abromeit, PhD, MT-BC and Cynthia
Colwell, PhD, MT-BC; American Music Therapy Association, Inc., ©2008, pp
247-260
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