La prima esperienza strutturata in Italia che coinvolge bambini e ragazzi in un progetto di musica d'assieme con l'ukulele è la Keiki Ukulele Band e attualmente coinvolge 25 bambini/ragazzi di età compresa tra i 6 e i 13 anni. La collaborazione con gli insegnanti di musica e il supporto del Mercatino dell’Ukulele hanno permesso di attivare, presso la scuola media dell’Istituto Comprensivo “G. Perlasca” di Maserà di Padova, il progetto "Ukulele in classe" (basato sul metodo “Ukulele in the classroom” di James Hill & J. Chalmers Doane). L'iniziativa, che partirà nelle prossime settimane, coinvolgerà 3 delle classi prime della scuola media che sarà, probabilmente, anche la prima scuola in Italia ad utilizzare l’ukulele nel processo di alfabetizzazione musicale.



Ho voluto fare qualche domanda a Enrico Fioretto, docente e coordinatore del progetto pilota, che ha coccolato e fatto nascere la prima ukulele band di bambini e ragazzi in Italia.
 
Come è nata l'idea di un progetto musicale con l'ukulele? 
L'idea è nata all'interno di un progetto più ampio, dedicato ai bambini/ragazzi di Maserà di Padova e Bertipaglia, nell’ambito del quale sono state proposte attività culturali che spaziavano dalla musica alla tecnica fotografica, dalla produzione di videoclip con la tecnica “stop motion” al ballo. L’ukulele per le sue dimensioni si adatta bene a mani piccole come quelle di un bambino e, sulla base di esperienze positive realizzate in altri paesi, abbiamo pensato potesse essere utilizzato per cercare di avvicinare i bambini/ragazzi alla musica, sviluppare la loro capacità di suonare e cantare insieme e facilitare la socializzazione attraverso la musica.
Il progetto "Keiki Ukulele Band" (KUB) è nata con lo scopo di costituire un'orchestra di ukulele composta essenzialmente da bambini e ragazzi. Per la partenza dell'iniziativa è stato fondamentale il contributo di Jontom con il suo workshop indirizzato ai bambini e il successivo concerto in occasione dell’iniziativa "Ukulele Day", tenutasi a Maserà di Padova il 4 dicembre 2011.
 
Quali sono state le reazioni dei bambini e dei loro genitori?
I bambini e i ragazzi hanno sviluppato in poco tempo la consapevolezza di poter partecipare attivamente al 'fare musica'. Quasi sempre tornano a casa avendo appreso qualcosa di nuovo (fosse anche solo qualche nuovo accordo) e con il piacere di ritornare la volta successiva. Il loro entusiasmo è stato coinvolgente nei confronti degli altri. Ricordiamo, infatti, che siamo partiti nel gennaio 2012 con solo quattro bambini raggiungendo nel tempo fino a un massimo, nel numero di componenti della KUB, pari a trenta.
I bambini/ragazzi della KUB hanno trasmesso il loro entusiasmo anche ai genitori che hanno sempre mostrato la massima disponibilità contribuendo con il loro supporto nell'organizzazione e nella gestione delle varie iniziative in cui la Band ha partecipato. Questi ingredienti hanno, inoltre, permesso di abbattere qualsiasi ostacolo o problema incontrato nei quasi tre anni di attività.

 Quali vantaggi ha, secondo voi questo strumento rispetto a quelli normalmente utilizzati per l'alfabetizzazione musicale come le chitarre o i flauti dolci?
L’ukulele e la chitarra offrono alcuni vantaggi rispetto al flauto come la possibilità di utilizzare anche la voce – i bambini amano poter cantare accompagnandosi con uno strumento musicale – e quella di apprendere sia la melodia che la struttura armonica di un brano.
La chitarra risulta però essere meno trasportabile e meno fruibile per le sue dimensioni per un bambino.

 Come vanno gli incontri settimanali della vostra band?
La Keiki Ukulele Band si riunisce due volte alla settimana utilizzando (da settembre 2014) un'aula presso la scuola "Cà Murà" di Bertipaglia, messa a disposizione dall'Istituto Comprensivo "G. Perlasca" di Maserà di Padova. Durante gli incontri vengono proposti brani di vario genere, i bambini/ragazzi ne apprendono le sequenze armoniche e imparano a suonare tutti insieme. Cosa non facile perchè bisogna imparare ad ascoltare non solo il suono emesso dal proprio strumento ma anche quello degli altri.

 
Come mantenete alta la partecipazione?
Abbiamo sempre pensato (e ne siamo sempre più convinti) che per tenere vivo l'interesse nei bambini/ragazzi per tutto ciò che è cultura bisogna stimolare quella curiosità che è alla base di qualsiasi processo di apprendimento. Abbiamo, quindi, ritenuto opportuno che, per la crescita musicale dei componenti della KUB, fosse fondamentale partecipare a tutte quelle iniziative dove si respirava "aria di ukulele" e nelle quali i bambini/ragazzi potessero confrontarsi con altre realtà e apprendere le tecniche direttamente dai virtuosi dello strumento.

I genitori hanno sempre appoggiato questa nostra impostazione aderendo alle numerose proposte di partecipazione a eventi fuori dal territorio comunale come il Caldogno Ukulele Meeting (2012 e 2014), il concerto di Andy Eastwood in occasione dell’inaugurazione dello showroom del Mercatino dell’Ukulele (Caldogno 2013), il Festival International de Ukulélé de Lorraine – Charmois-devant-Bruyères – Francia (2013 e 2014) e il concerto di Danilo Vignola & Giò Didonna (al Rock Stone di Monselice nel 2014), per citarne qualcuno.

Allora buon lavoro e buona fortuna alla keikiukuleleband!
 
 

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